Santa Cecilia all`organo e l`angelo
La martire romana del IV secolo è raffigurata mentre esegue musica sulla tastiera dell’organo e si volge all’apparizione d’un angelo. La raffigurazione di Cecilia musicista risente di un’idea sviluppata nell’arte occidentale a partire dal XV secolo, in conseguenza di un’errata interpretazione di un brano della “passio”.
Il culto alla santa ebbe un rinnovato impulso dopo il 1599, a seguito del ritrovamento del suo corpo nella basilica a lei didicataa Roma, da parte del cardinale titolare Paolo Sfondrati – nipote del già vescovo di Cremona Nicolò Sfondrati, poi papa Gregorio XIV (+1594). A propagarne la devozione nella diocesi cremonese e in quelle limitrofe non è improbabile sia stato proprio il card. Sfondrati, che dopo la morte di Cesare Speciano fu vescovo di Cremona dal 1607 al 1610, prima d’essere trasferito a Tivoli.
GG
XVII secolo
D13
Dipinto su tela
Olio
117,3 x 169 cm
Buono
Deposito
Chiesa parrocchiale di S. Agata di Villanova d’Arda (PC)
Saletta dei dipinti