
Croce astile
L’oggetto è caratterizzato dal grosso nodo a sfera schiacciata con rialzo conico svasato in rame dorato, sbalzato e cesellato a foglie d’acanto, inserito sopra l’innesto di ferro rivestito d’argento dove si avvita l’asta. Sopra il nodo un tulipano di foglie d’acanto accoglie la terminazione dorata inferiore della croce, realizzata a fusione in rame, a profilo mistilineo e con al centro – sulle due facce, una testa di cherubo con sottostanti palmette. Le altre terminazioni della croce hanno identico profilo ma con le teste di cherubo sormontate da palmette. All’incrocio dei bracci vi è davanti e dietro una raggiera di rame dorato, come le palmette inserite nei quattro angoli e la targa soprastante il Crocefisso, che ha una cornice mistilinea ed è fissata sul retro della croce, come il pregevole Crocefisso d’argento formato in fusione, da dadi ciechi circolari con decorazione floreale.
Sui fianchi dei quattro bracci della croce vi sono i punzoni della Zecca di Parma (Acquila) e la A del marchio di garanzia per grossi oggetti. Sul lato destro del braccio inferiore vi sono invece il punzone romboidale della bottega dell’autore con le lettere L V e l’iscrizione incisa a lettere corsive: «Luigi Vernazzi fece, 1829».
GG
1829
O201
Argento, rame e ferro
Formatura a sbalzo, al tornio, in fusione, cesello e doratura
205,5 x 38,5 x 13 cm
Ottimo
Deposito 1999
Chiesa parrocchiale dei Ss. Vito e Modesto di Polesine parmense
No
Sec. XIX